Adesso che ci sei.

Non ricordo quand’è stata l’ultima volta che ti ho scritto una lettera, probabilmente è passato molto tempo, e non me n’ero nemmeno accorta.
Non ricordo quando le mie parole ti hanno raggiunto e non ricordo il motivo.
Mi ricordo, però, le volte che sei stato al mio fianco, delle notti insonni passate a mangiare patatine sul letto e a parlare. Mi ricordo quelle bustine di zucchero che, per un motivo o per un altro, sono finite sul bancone di quel bar, mentre ti guardavo, meravigliata.
Ricordo gli attimi in cui tutto era difficile, e siamo riusciti ad andare avanti. Insieme.
Ricordo tutte le volte che abbiamo litigato e subito dopo fare pace, abbracciandoci, come se niente fosse. Perché siamo fatti così, anche se a volte le parole fanno davvero male e tagliano peggio delle lame.

Non ricordo tante cose, ma riconosco il profumo della tua pelle e il profumo dei tuoi baci.
Non ricordo, spesso, cos’è che detesti mangiare, ma so quant’è importante per te amare ed essere amato.
Ricordo quei mesi, quando nessuno dei due c’era per l’altro, e sento un nodo al cuore.
Ricordo che non potevamo fare a meno di sentirci, e litigare. Ricordo quant’è stato doloroso staccarmi da te, e quando i miei incubi erano diventati realtà, la mia straziante quotidianità.
E se avessi saputo quanto sarebbe stato doloroso, ti avrei abbracciato più forte, per non farti sentire il peso della solitudine, e avrei trovato la forza e il coraggio, che mi mancavano, per amarti di più. Più delle mie capacità. Oltre me stessa.
Se fosse stato più semplice, avrei preso altre strade e ti avrei cercato in ognuna di loro.

Ho smesso di ricordarti lontano, perché sei, di nuovo, qui. Ho messo da parte una parte di me, per darti spazi di cui necessitavi. Spazi che adesso riesco ad amare, più di prima.
Ho messo da parte il mio brutto carattere, per farti capire che sei il motivo che mi spinge ad essere me stessa, o quanto meno provarci; il motivo che mi spinge a lottare ogni giorno della mia vita, perché senza te sarei solamente un fantasma che vive alla luce del giorno, senza mai parlare, senza mai ridere.

Ricordo che da quando sei rientrato nella mia vita, ho ripreso a scrivere, a vivere.
Ricordo quant’è facile amare, adesso che ci sei.

Ricordo e sono certa che, non potrà mai esistere una me senza te.

Ti amo senza condizione alcuna.

L’opportunità di scoprire e riscoprirsi.

Che importa se il tempo sembra incapace di controllare i momenti migliori e non sembra neppure rendersene conto, che t’importa di tutte quelle persone che non fanno più parte della tua vita e che si sono dimenticate di te, dimenticando chi sei stata veramente… Che importa se, alcune volte, ti sei sentita sola e senza la forza per poter andare avanti…
Sarà un po’ come metabolizzare se stesse e, riuscire, finalmente, a credere in qualcosa per cui vale la pena lottare. Ogni giorno.

Sarà come rendersi conto che, dopotutto, sei il risultato dei tuoi errori, delle emozioni vissute e di quelle che ti hanno annientato.
Sarà divertente ridere, e sarà altrettanto bello poterlo fare con le persone che ami.
Sarà necessario lottare, credere in qualcosa di vero e, semplicemente, straordinario.
Potrai guardare negli occhi le persone che ami, e credere in qualcosa di vero, senza alcun timore. Finalmente.

Riuscirai, un giorno, a realizzare tutti quei sogni che custodisci, gelosamente, nel tuo cuore. E sai che ce la farai. Costi quel che costi. Riuscirai a realizzare te stessa, sempre, in ogni circostanza, anche quando farà male. Riuscirai a dar peso alle tue emozioni, alle vere necessità della vita.
Fallirai: è vero, ma sarai in grado di rialzarti ogni volta. Fallirai, ma non te ne vergognerai, mai. Prenderai pessime decisioni, per paura di soffrire. Saprai come prendere in mano la situazione, sarai abbastanza forte da poter credere che tutto si sistemerà, saprai essere paziente. Saprai aspettare…

Non sempre sapranno capirti, non sempre asseconderanno le tue decisioni. Ti fraintenderanno, e non li biasimerai. Sarai confusa, ma decisa a seguire le tue emozioni, le tue sensazioni.
Ti convincerai che, dopotutto, era giusto così, che non sempre la vita ti sorride e che dovrai scegliere te stessa, sempre. Qualsiasi cosa accada.
Alcune volte, la felicità, si ritrova nel proprio egoismo.

Avrai a che fare con persone false: verrai derisa, sarai vittima della loro stessa cattiveria, ma riuscirai a dimostrargli che le vere vittime della vita, sono proprio loro. Uniche vittime di se stesse. E allora sì che potrai vantarti: potrai credere che nessuno sarà mai come te, potrai e, so che lo farai, sorridergli perché non sei mai stata fiera così tanto di te stessa, così sicura.
Gli sorriderai, e dimostrerai che, la loro, è una vita che non merita nemmeno d’essere considerata tale.
Gli sorriderai con strafottenza, e continuerai ad essergli indifferente. Gli sorriderai, e noterai la bassezza dei loro pensieri, di quello che non riusciranno mai ad essere. Di quanto, invece, riesci ad essere te. Di quanto sei.

Sorriderai, con la consapevolezza che gli anni migliori della tua vita li hai passati vivendo e amando, perciò sorridi, vivi e viviti. Sorriderai a tutte le delusioni, agli amori mancati, alla cattiveria della gente. Sorriderai perché, avrai avuto l’occasione che aspettavi da tutta una vita, l’occasione di essere sempre e comunque te stessa, l’occasione e l’opportunità di riscoprirti per quello che sei veramente. L’opportunità di scoprire e riscoprirsi, ogni giorno.

…ladra di emozioni, di libri, di sensazioni.

Se, tempo fa, ti avessero chiesto, che cosa fosse giusto fare, non saresti stata in grado di rispondere. Non saresti stata in grado di darti una risposta, perché, di risposte, non ne avevi.
Ti dissero che avresti pagato per i tuoi errori, che avresti avuto modo di capire. Eppure eri lì, fedele a te stessa, alle tue scelte. Non t’importava sapere che cosa avrebbero potuto pensare gli altri di te, proprio come non te ne importava nulla di tutte quelle conseguenze…
Tutto l’amore ricevuto, tutto l’amore dato avevano significato molto per te, non avevi dimenticato chi eri diventata, chi, sei sempre stata.

Tutte quelle persone che entrano ed escono, di continuo, dalla tua vita, tutte quelle emozioni che avresti voluto provare e che, invece, hai lasciato andare al tempo, ti hanno aiutata a capire.

Ci saranno le delusioni, i sensi di colpa, le scelte apparentemente giuste.
Ci saranno persone che ti feriranno, persone che ti tradiranno e quelle che, nonostante tutto, continuerai ad inseguire.
Ci sarà chi ti sosterrà comunque vada, ci sarà quella persona che ti deriderà e si prenderà gioco di te.

Perché, non te n’è mai importato nulla delle formalità, di chi giudica senza conoscere una persona. Di chi, sopravvaluta le circostanze, e crede di sapere sempre tutto. Non te n’è mai importato nulla dei perbenisti, che sentenziano senza sapere. Proprio come non te n’è importato mai niente dei moralisti, di chi denota ipocrisia, perché credere di sapere non significa sapere.

Ci sono emozioni dalla quale vorrai scappare e cercherai rifugio altrove, dove nessuno potrà trovarti. Ci sono persone dalla quale vorresti andartene, perché sono la promessa di un qualcosa che non potrà mai esserci, ma non lo farai. Ci sono tante cose che non riuscirai a spiegarti: ci sono emozioni che hai smesso di provare, ma che vorresti rivivere, di nuovo. Ci sono emozioni nel profondo della tua anima, che tenterai di soffocare, a qualsiasi costo.

Spesso capita che due persone si sentano sole e prive di certezze, baciarsi non sempre ti aiuterà a colmare tutte quelle mancanze che sembrano distruggere ogni cosa; abbracciarsi, allora, avrà poco senso. Tenterai di cercare parole adatte in ogni momento della giornata, ma scoprirai che non esistono parole per descrivere la difficoltà che hai quando lo guardi e non riesci a dirgli quello che realmente provi, perché l’amore è veramente troppo.

E sorriderai, sorriderai perché lo vedrai felice. Guarderai negli occhi tua madre, sempre troppo severa, e ti sentirai fiera, perché sai che finalmente tutto ha un senso, che c’è lui al tuo fianco. Sentirai battere il cuore all’impazzata e non te ne importerà più niente del resto.

Tu, ladra di emozioni, di libri, di sensazioni.
A te, che riesci ancora a credere in qualcosa, nonostante tutto.
A te che, sorridente, riesci ancora a dare un senso alla tua vita sempre incasinata.
A te, che sai benissimo cosa significa essere abbandonate.
A te, che non ti sei mai sentita sola, e mai lo sarai.

Lei.

La voce che trema, il cuore che pulsa, gli occhi socchiusi…
La voglia di amare, un bicchiere di vino in mano, la consapevolezza che mi spinge a credere in qualcosa di straordinario.

La sua voce sottile, i suoi occhiali sempre storti, la voglia di amarla.
Il suo sorriso tra le lenzuola, il suo sguardo innocente, la voglia tremenda che ho di baciarla.
Le smagliature sulla sua pelle, i calzini a pois.

I capelli sempre scompigliati, la bellezza di svegliarsi accanto alla persona che amo.
Gli occhi stanchi la domenica pomeriggio, gli occhi di chi non smette di meravigliarsi, ogni volta.
I suoi errori, e la voglia di rimediare.

I suoi scrittori preferiti, la continua voglia di scrivere.
Gli attimi in cui, confusa, piange e si stringe a me.
La fermezza e la voglia di chi lotta.

I suoi occhi marroni, il nero che ne definisce i contorni. Gli occhi del dramma.
I ricordi che custodisce gelosamente.
Il rossetto sempre sbaffato, la voglia di baciarla.

Le sue trecce sempre spettinate.
I tramonti riflessi nei suoi occhi.
Le mani sporche di inchiostro.

La voglia che ho di farla mia, la necessità di innamorarmi di lei ogni giorno.
Il trucco sfatto, le sue imperfezioni.
I jeans strappati, le magliette nere.

I suoi respiri dentro ai miei, la consapevolezza di saperla vera, di saperla mia.
I suoi respiri sul mio collo, il suo sorriso.
La sua gelosia.

L’incapacità di odiarla,
il bisogno di amarla.

Mi amerai.

Amerai quel poco che saprà bastarti, o continuerai a farmelo credere…

Amerai i miei modi sempre bruschi.
Saprai amare le mie mancanze, la mia testardaggine.
Amerai il tempo che ci ha diviso, e quello che ci terrà legati.

Amerai ogni cosa di me.
Amerai i ricordi sbiaditi e qualsiasi cosa ti aiuti a ricordarti di me.
Amerai i ponti che abbiamo costruito per venirci incontro e quelli che abbiamo distrutto, quando eravamo troppo arrabbiati.

Saprai amare i miei difetti, le risate contagiose e la voglia matta di fare l’amore con te in qualsiasi momento della giornata.
Mi prenderai per mano, e non mi lascerai mai sola.
Saprai comprendermi.

Amerai le difficoltà, la necessità di amarsi, senza mai smettere.
Continuerai ad amarmi, anche quando farà male.

Saprai amare il tempo speso ad urlarci contro, quando non eravamo in grado di capirci.
Saprai amare le volte in cui, stanchi, ci siamo lasciati andare e ci siamo allontanati, senza neanche accorgercene.

Amerai me, continuo uragano nel tuo cuore.
Mi amerai ed io ti amerò.
Ti amerò sopra ogni cosa.

Ti amerò, perché non so fare altrimenti.

Sei terremoto nell’anima.

L’ho vista porgerti il suo miglior sorriso, e farlo con strafottenza, quasi fosse una sfida.
Ricordarla tra i momenti migliori, con le consapevolezze di chi non molla mai.
L’ho vista nei migliori dei modi, lottare a denti stretti.

Ho visto in lei la parte migliore di me, la necessità di averla al mio fianco, e non staccarmi mai da lei.
L’ho vista in compagnia della sua stessa forza, l’ho vista aspettare, e amare perdutamente.
Forte, vincitrice delle sue stesse guerre.
Debole, con la consapevolezza che mettersi in discussione significa, anche, farsi male.

Saperla al mio fianco è stata la vittoria più bella che potessi collezionare e, anche se la guerra non era neppure iniziata, io avevo già vinto.
Saperla vera, e dannatamente sincera.
Saperla tempesta, la convinzione di qualcosa che non finirà mai.
Saperla vento sulla mia pelle e uragano nei miei pensieri.

L’ho ascoltata, e ho scritto su di lei.
Mi ricordo delle notti passate a parlare, e ridere, con in mano una bottiglia di vodka, sempre vuota.
L’ho ascoltata parlarmi delle sue galere, delle notti passate a colmare le proprie mancanze.
L’ho ascoltata quando, stanca, mi sorrideva.
L’ho vista dichiarare guerra, e vincerla.

Ti vedevo, mentre ti allontanavi, per poi avvicinarti.
Ti tenevo la mano, mentre vedevi quel treno andarsene, dirigersi al capolinea, e tu non eri salita, non potevi.
Ti tenevo per mano, e non avevo paura. Mai.
Ti tenevo la mano, con la consapevolezza che non sarei mai stata sola. Non più.

Ricordarmi i nostri discorsi sempre perversi, sempre veri.
Ricordarmi di lei, come la luce nella notte e il buio nel giorno.
Ricordarmi di lei, come consapevolezza, l’unica.
La mia seconda opportunità.
Mi ricordo di lei, della prima volta che l’ho vista arrivare.

Un vulcano in continua eruzione.
Un uragano.
Terremoto nell’anima.
Il mio splendido disastro.

Ante diem octavum Idus Maias,

Che poi, non c’è niente di strano quando ami qualcuno incondizionatamente.
Che ti fa sentire un po’ stupida, un po’ più te.
Che poi, potrei sorriderti senza mai stancarmi.
Potrei anche farmi del male, e rimanere indifferente alle mie pretese.

Che ci sarà sempre qualcosa di te in me. Che sarà anche bello, magari vero.
Sarà divertente, riscoprirsi e riviversi. Sarà sorprendente potersi riabbracciare.
Che poi, potrà sembrarti strano, ma di amare non si smette mai.
Che, per quanti muri alzerai, non potrai mai dividerti completamente da chi ami.

Che poi, amarci, è, da sempre, l’unica soluzione.
Una ragione per vivere, il compromesso perfetto con i tuoi sogni.
L’unica combinazione possibile con la realtà.

Storie mai iniziate.

Ci sono tante cose che non riesco a spiegarmi, ci sono emozioni che andrebbero soffocate, istantaneamente. Sguardi che andrebbero evitati, circostanze che andrebbero vissute.

Avere, almeno, quel senso di ostilità che non ho mai conosciuto e riuscire ad affrontarti, una volta per tutte.

Non tutto quello che succede vive la propria casualità. Ci sono storie che durano una vita, ma che sono rimaste lì, al punto di partenza. Resistenti al tempo.

Ci sono storie che non vivremo mai. Ci sono momenti, privi di rancore e rabbia, che valeva la pena vivere.

Sarebbe bello, almeno, credere che tutto quello che si prova, guardando una persona negli occhi, si concentri nella propria eternità. Scoprire che, dopotutto, alcune emozioni nascono e basta e che non sempre possiamo farcene una colpa. Scoprire che tutte quelle cicatrici che tenti di nascondere per vergogna, sono il risultato di chi sei. Sei quel che c’è.
Scoprire che tutti quei baci rubati al tempo rappresentano la nostra necessità di amare, di nuovo. Più di prima.

Ci sono storie che non sono mai iniziate, storie invece mai finite.

Ci sono emozioni che si consumano in una notte, emozioni che, invece, consumano te. E basta.
Ci sono parole che non pronuncerai mai, ma che potrebbero cambiarti la vita.
Continueranno ad esserci quelle notti alcoliche con le tue amiche, e la speranza di rivederlo tra la folla e sapere che, dopotutto, lui è lì per te.

Ci saranno le rassegnazioni, le bestemmie urlate a denti stretti.
Ci saranno tutti quei tatuaggi, nuove memorie segnate per sempre sulla tua pelle.
Continueranno ad esserci milioni di messaggi alla quale lui non risponderà mai.
Ci sarai tu e ci sarà anche lui. Sempre insieme, sempre divisi.
Ci saranno i tuoi sogni, e la sua indifferenza.
Le tue vittorie, le sue sconfitte. I vostri rimpianti.

Proverai ad ignorarlo, proverai addirittura ad odiarlo. Proverai a non pensarlo, e ti chiederai che ne sarà di voi due.
Saprai sempre dove tornare, perché lì è la tua casa, la parte più vera di te.

È come quando hai una voglia matta di ritornare a casa, ma non puoi se prima non hai ritrovato le chiavi per poter entrare. È come quando tenti di capire che cosa non va in te, e molli tutto. È come quando tenti di soffocare il giudizio troppo duro di tua madre, e provi a fregartene.
È come quando non sai cosa dire, e rimani lì, immobile a guardarlo.
È come quando vorresti rimanere dove sei, e invece scappi. Per sentirti meno stronza.

Il fracasso di tutte quelle parole mai dette.

La luce illuminerà il tuo volto, e ti sentirai viva. Sarai forte e bella, bella come non lo sei stata mai. Avrai paura e la tua voce inizierà a tremare e con essa, anche il tuo cuore. Avrai paura di essere amata e vorresti scappare, per non sopportare il peso delle tue decisioni, decisioni che non prenderai mai, probabilmente. Ti concederai a un destino fugace. Saprai essere forte abbastanza, nonostante la tua fragilità. Saprai e riuscirai ad amare il peggio di te stessa, e ti sorprenderai.
Ti guarderai allo specchio e troverai la forza di accettare anche i tuoi difetti, e allora avrai la consapevolezza che tutto andrà per il verso giusto, che nessuno potrà mai ferirti, perché imparerai a bastarti, ad amarti.
Cercherai nella notte parole mai dette e, desiderosa, ti affaccerai alla finestra e, nel buio della tua anima, cercherai nelle stelle tutte le risposte alle tue domande. Amerai la notte: e, proprio come due sorelle, saprete confidarvi tutti i vostri segreti. Sarai in grado di scappare dalla quotidianità, perché i sogni nascondo di notte, nella notte: infrangerai tutte quelle regole che ti tengono legata all’abitudine, alle tue responsabilità, alla persona che dici di essere e che non sarai mai. Dirai e darai a te stessa mezze verità, ti crederai forte, decisa, e inizierai a convincerti che tutto quello in cui hai sempre creduto, è sempre esistito, e che la tua era solo paura di vivere il presente. Troverai la forza di amare la solitudine per non sentire il fracasso di tutte quelle parole che avresti dovuto dire.